L’intersezionalità è un termine per descrivere la sovrapposizione di diverse identità sociali nella stessa persona e le relative possibili oppressioni e discriminazioni multiple. Il campo di applicazione della intersezionalità comprende aspetti come etnia, genere, sesso, sessualità, religione, lingua e disabilità. Le persone sorde, oltre a condividere la stessa condizione, possono appartenere anche ad una comunità linguistica-culturale; questa intersezionalità è evidenziata anche nella Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità. Nella persona sorda, inoltre, possono intersecarsi anche altre identità sociali, pensiamo ad esempio alle persone sorde LGBTQ. 

La società e lo Stato devono riconoscere e tutelare in nome della parità queste identità, queste esistenze ancora troppo spesso invisibilizzate o addirittura rigettate. Allo stesso tempo la nostra comunità deve riconoscere, promuovere ed includere ogni diversità che la anima e la arricchisce. Insieme, possiamo costruire una comunità più forte, rispettosa e inclusiva. 

Oggi diciamo BASTA a qualsiasi tipo di discriminazione o di crimine d’odio che colpisce le persone per ciò che sono. 

Informazioni aggiuntive:
Webinar WFD “Intersezionalità: Conoscere le nostre diverse comunità sorde” in Segni Internazionali e sottotitoli in inglese. (Novembre 2021) 

I rapporti provenienti da tutto il mondo mostrano che la sottoccupazione e la disoccupazione sono elevate tra le persone con disabilità e all'interno delle comunità sorde. L’Italia non fa eccezione. Nel nostro paese tra le persone di 15-64 anni con disabilità grave gli occupati sono un terzo, ossia la metà rispetto alla popolazione senza disabilità, e  le famiglie in cui sono presenti persone con disabilità hanno un reddito annuo equivalente medio inferiore del 7,8% a quello nazionale. La situazione si fa ancora più grave per le persone sorde. A più di vent'anni dalla Legge 68, quella sul diritto al lavoro delle persone con disabilità, le condizioni di vita delle persone sorde non sono migliorate in termini occupazionali, e l’esclusione dal mondo del lavoro resta una delle principali cause di svantaggio, disuguaglianze e marginalità. È per questo che ci battiamo affinché una minima quota (l’1 per cento) dei posti delle quote riservate dalla legge alle categorie protette sia riservata specificamente alle persone sorde. È necessario un cambiamento culturale e di passo che accolga e valorizzi la diversità e garantisca, finalmente, il pieno diritto al lavoro di tutte le persone sorde, con tutto quanto questo comporta in termini di autonomia, indipendenza e autodeterminazione.

Informazioni aggiuntive:
Audizione dell’Istat presso il Comitato Tecnico Scientifico dell’Osservatorio Nazionale sulla condizione delle persone con disabilità

Il pieno accesso alle informazioni e alle prestazioni sanitarie è un presupposto importante per il godimento dei diritti più fondamentali. Purtroppo nel nostro Paese le persone sorde incontrano ancora oggi innumerevoli barriere comunicative che influiscono negativamente sulla loro salute e sul loro benessere. La pandemia di Covid-19 iniziata nel 2020 non ha fatto altro che mettere in luce ed accentuare le discriminazioni di salute che vivono quotidianamente le persone sorde. Negli ultimi due anni con il progetto “Come Ti Senti?” l’ENS ha cercato di promuovere salute e prevenzione nella comunità sorda con seminari accessibili, di contrastare le disuguaglianze di salute con un corso di sensibilizzazione sul paziente sordo destinato a tutti gli operatori sanitari e di combattere disinformazione e fake news con la pubblicazione di un’APP dove troverete video in LIS, sottotitolati e messi in voce, su temi legati alla salute. Noi continueremo a fare la nostra parte, ma è lo Stato che ha la responsabilità di garantire a tutti i suoi cittadini, comprese le persone sorde, il diritto alla salute e pari accesso alle prestazioni sanitarie.

Informazioni aggiuntive:
Campagna inclusiva di prevenzione e supporto alla salute per le persone sorde

Dichiarazione WFD sul diritto delle persone sorde alla parità di trattamento nel contesto della pandemia globale di Covid-19 (in inglese)

Dichiarazione congiunta WFD-WASLI sull'accesso ai servizi sanitari e sulla salute sul lavoro degli interpreti durante il coronavirus

L'acquisizione della lingua dei segni dalla nascita da modelli linguistici fluenti è fondamentale per lo sviluppo cognitivo, linguistico e sociale dei bambini sordi. La lingua dei segni permette al bambino sordo di comunicare precocemente e articolatamente con l’ambiente circostante e, soprattutto, con i propri genitori. È risaputo, inoltre, che una prima lingua appresa in modo naturale favorirà enormemente l'acquisizione di una seconda lingua. Poiché la netta maggioranza dei bambin sordi (più del 90%) ha genitori udenti che non conoscono la lingua dei segni nazionale, devono essere predisposti servizi e supporto alle famiglie in modo che i genitori la acquisiscano rapidamente e che il bambino abbia un contatto precoce con le due lingue così da comunicare al meglio con tutti coloro che fanno parte della sua vita. Come evidenziato anche dall’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, “è importante assicurare il pieno accesso agli ambienti di apprendimento e di vita per tutte le persone che hanno una perdita dell’udito. In particolare, l'insegnamento in lingua dei segni va a beneficio dei bambini sordi”. Come si legge invece nella Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità ratificata dall’Italia nel 2009, gli Stati Parti si impegnano ad “agevolare l’apprendimento della lingua dei segni e la promozione dell’identità linguistica della comunità dei sordi” per facilitare “la loro piena ed uguale partecipazione al sistema di istruzione ed alla vita comunitaria”. Il bilinguismo rappresenta una preziosa opportunità per il bambino sordo, la famiglia e l’intera società! 

Informazioni aggiuntive:
Dichiarazione di posizione WFD sull’Educazione inclusiva

Webinar WFD “Educazione Inclusiva” (Gennaio 2021) in Segni Internazionali con sottotitoli in inglese.

“Il bambino sordo e il suo diritto a crescere bilingue” di François Grosjean

Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilitàConvenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità

In questa Giornata Internazionale delle Lingue dei Segni, celebriamo gli sforzi di tutta la comunità sorda italiana che ci ha portati, il 19 maggio del 2021, dopo una lotta lunga più di 40 anni, al riconoscimento della Lingua dei Segni Italiana da parte dello Stato. Questa legge di civiltà e uguaglianza non è stata un punto di arrivo ma una storica e fondamentale partenza per costruire una società che consenta a tutte le persone sorde l’esercizio concreto dei loro diritti. Oggi però è il momento di celebrare non solo la LIS, ma tutte le oltre 200 differenti lingue dei segni del mondo che arricchiscono le società e consentono alle persone sorde l’esercizio concreto dei loro diritti. In queste edizione vogliamo in particolare mostrare al mondo l’unità generata dalle lingue dei segni ed è per questo che chiediamo ad ognuno di voi di fare un video in cui segnate “Le lingue dei segni ci uniscono!” e di postarlo su tutti i social… Facciamoci vedere!

Da più di un secolo, le comunità sorde in tutto il mondo si sono organizzate in associazioni rappresentative per promuovere i loro diritti umani. Le persone con disabilità, infatti, devono essere sempre coinvolte nei processi decisionali che riguardano le loro vite in considerazione delle loro esperienze e della conoscenza diretta delle esigenze reali, delle aspirazioni e dei diritti da espandere. Le organizzazioni rappresentative delle persone con disabilità, come l’ENS, devono essere quindi messe nelle condizioni di lavorare per applicare in pieno il principio "Niente su di noi, senza di noi". Per farlo abbiamo bisogno anche di voi. Ogni piccolo contributo è importante per costruire insieme una società che consenta a tutte le persone sorde di emanciparsi, autodeterminarsi, realizzare se stessi e partecipare alla società su base di uguaglianza con gli altri.

Puoi sostenere donando gratuitamente il tuo 5x1000 all’ENS oppure facendo una donazione sulla pagina Facebook dell’ENS o tramite bonifico bancario al seguente IBAN: IT87 C010 0503 3820 0000 0200 085.
Oppure puoi entrare nella nostra famiglia diventando socio o socia dell’ENS. 

L'anno passato ci ha mostrato nuove esigenze e nuove modalità per garantire il benessere delle persone sorde in situazioni di crisi. In tempi di crisi le persone sorde in tutto il mondo sperimentano deprivazione linguistica, svantaggi socioeconomici e audismo, ossia la discriminazione nei confronti delle persone sorde. Pensiamo all’emergenza sanitaria per il Covid-19 che non ha fatto altro che mettere a nudo e amplificare le discriminazioni che vivono ogni giorno le persone sorde in ogni ambito della vita, a cominciare dalla salute all’informazione, alla comunità sorda ucraina e ai rifugiati sordi che nella tragedia della guerra hanno vissuto e stanno ancora vivendo l’ulteriore disagio delle difficoltà comunicative, agli effetti del cambiamento climatico che ci riguardano tutti, come gli eventi climatici estremi sempre più frequenti. Oggi, nell’ultimo giorno della Settimana Internazionale delle Persone Sorde, vogliamo sottolineare l'importanza di garantire e mantenere i diritti umani di tutte le persone sorde durante le diverse, molteplici e sovrapposte crisi che affrontiamo in questo periodo così complesso.

Informazioni aggiuntive:
Linea guida per la protezione e sicurezza delle persone sorde nei conflitti armati (in inglese)